Il campo di Laterina

giugno 1963:
la chiusura del campo profughi



Una relazione del 1960 scritta da Dario Pellegrini, direttore del Centro raccolta profughi ci documenta la vita dei profughi al Campo: "A circa diciotto km. da Arezzo, ubicato in aperta campagna ed in prossimità del fiume Arno, sorge il Centro raccolta profughi di Laterina. È composto di alcune decine di baracche costruite oltre venti anni fa, […] le condizioni ambientali di questi fabbricati sono quanto mai scadenti: costruite a piano terra, su terreno argilloso, hanno i muri esterni a mattoni sovrapposti. Mancano di soffittature, per pavimento hanno un leggero strato di cemento, mentre gli infissi sono in condizioni veramente precarie per l’usura del tempo e delle intemperie. Particolarmente infelici sono i gabinetti posti all’estremità dei capannoni. Trattasi di stanze freddissime, senza vaschette e coperture, prive di qualsiasi comodità.

Nel complesso, quindi, il soggiorno al Centro profughi di Laterina è da considerarsi estremamente disagevole, sia per l’inclemenza del clima della zona, sia perché le baracche, perennemente imbevute di umidità, abbassano ulteriormente la temperatura dell’ambiente.

Per la confezione del cibo e per il riscaldamento ai profughi viene concessa una razione giornaliera di legna di kg 1.500 pro capite dall’aprile al giugno.

l sussidio medio corrisposto ad ogni assistito è di circa L. 130 giornaliere, somma questa assolutamente insufficiente per sopperire anche alle più modeste esigenze […]"


Il Centro di raccolta profughi viene chiuso definitivamente nel giugno 1963, quando i profughi rimasti sono solo un centinaio
e vengono trasferiti presso i centri di Tortona (Alessandria), Pigna (Imperia), Gargnano (Brescia) ed Alatri (Frosinone). Il mobilio, le coperte, gli utensili della cucina, vengono consegnati agli asili, alle scuole e ad altre istituzioni locali. Il comune infine si adopera presso il Ministero dell’interno affinché le strutture del Centro non vengano demolite in quanto dotate di impianti elettrici ed idraulici, e tutta la zona venga riconvertita ad attività industriale.



Cerimonia di distribuzione di pacchi natalizi nel dicembre 1960 da parte della Croce Rossa Italiana. (ASA, CRPL)



Distribuzione di generi alimentari da parte della Pontificia Opera di Assistenza, marzo 1954. (APL)









Articolo apparso sul "Giornale del Mattino" il 27 dicembre 1960. (ASA)


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